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Il governo italiano, si sa, è esperto nel trovare sempre nuove fonti di finanziamento per quanto concerne i suoi sprechi e le sue spese. Per questo motivo, le voci di corridio e giornalistiche sulla cosidetta “Digital Tax” si fanno sempre piu insistenti e anche su alcuni organi di stampa (sopratutto giornali) è spuntata la notizia che il governo Renzi voglia, nel 2025, introdurre un’imposta che vada a colpire i proventi derivanti dal cosidetto “business digitale”.
LA NUOVA IMPOSTA SUL GIOCO DIGITALE
In realtà la “svolta” del governo non si riferisce solo ed esclusivamente alle società di gioco online, anzi. La volontà del premier Renzi sarebbe quella di tassare i grandi proventi percepiti da società come ad esempio Facebook o Google tramite il commercio online e il denaro che viene guadagnato tramite la loro mera attività (ad esempio, Facebook riceve del denaro per pubblicizzare determinate pagine o determinati link). Per altro un’imposta di tal genere non sarebbe una vera e propria novità in quanto nella liberale e assolutamente “pro business” Inghilterra il governo di David Cameron ha gia introdotto una tassa di questo genere, con una quota pari al 15%.
L’imposta pensata da Renzi si applicherebbe a tutte quelle società che pur trovando a Malta, Isola di Man ed altri paradisi fiscali, fanno transazioni (e guadagni) con l’Italia. Un esempio potrebbe essere dato da una poker room che ad esempio propone un certo Bonus per i nuovi giocatori. Naturalmente, tutti coloro che si iscrivono versando la modica somma richiesta (in genere 20 euro) vanno ad arricchire la società e su questo guadagno ci sarebbe per l’appunto l’imposizione del governo italiano. Esistono poi dei requisiti matematici grazie ai quali si applicherebbe questa imposta:
– almeno 6 mesi continuativi di permamenza in Italia;
– 5 milioni di ricavi lordi all’anno;
LE PROBLEMATICHE PER LA NUOVA IMPOSTA
L’aliquota a cui il governo sta attualmente pensando si aggirerebbe sul 25%. Esiste tuttavia un problema legato al fenomeno della cosidetta “Doppia Imposizione”, cioè quando una società paga le tasse in uno stato e poi dovrebbe pagare ulteriori imposte per lo stesso motivo in un altro stato. Ecco perche il governo italiano sta analizzando la situazione in dettaglio e sta spingendo, a Bruxelles, al fine di arrivare alla “soluzione finale”: quella cioè di avere una flat tax in tutta la Comunità Europea relativa ai proventi di gioco d’azzardo online!
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