Infatti, come è esplicitamente indicato dalle ultime statistiche fornite da primarie società di consulenza assunte da alcuni “giganti” del mercato del gaming online, sembra che l’Italia e sopratutto il mercato italiano del poker stia perdendo di attrattiva in particolare per quanto concerne il settore del cosidetto cash game che ha subito una grande invesrsione di tendenza rispetto allo scorso anno, pari addirittura al 23% in rapporto al mese precedente.
E’ molto difficile, quando si ha un problema di questo genere, comprendere le ragioni della crisi:da questo punto di vista, infatti, non si riesce a comprendere come mai un settore comunque interessante come quello del cash game possa aver subito un calo cosi drastico. Sicuramente il persistere della crisi economica ha avuto un grande impatto e l’effetto è stato ad esempio che la spesa (raccolta meno le vincite) dei giocatori si è attestata su un livello pari a 6,9 milioni di euro. Si tratta di un dato in calo del -18,6% rispetto allo stesso mese del 2025, quando la spesa toccò gli 8,4 milioni di euro.
Per quanto concerne invece il giro d’affari relativo alle società presenti nel mercato del poker online, dobbiamo considerare come PokerStars rappresenta sempre la migliore società operante nel mercato; quella piu ricca e quella con piu giocatori: ben il 52,6% di tutto il mercato. Successivamente, abbiamo Lottomatica con un buon 7,5% del mercato ed infine abbiamo Bwin con il 4,5% del mercato. Altri due giganti del poker online italiano come ad esempio Sisal e Snai si posizionano in basso nella nostra classifica: rispettivamente il seso ed il settimo con il 3,8% ed il 2,3%.
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